Viaggiare su due ruote è efficiente, veloce e spesso anche ecologico, tuttavia esiste anche un risvolto di sicurezza che dovrebbe accendere l’attenzione degli educatori: la vulnerabilità sulle due ruote è più elevata, sia in quantità che in qualità di possibili sinistri.
L’emergenza sanitaria globale del COVID ha accelerato il cambiamento dello scenario urbano che integra ora nuovi veicoli a due ruote, vede la crescita di utenti che scelgono la bicicletta per spostarsi, sia tradizionale che a pedalata assistita: è la rivoluzione della micro-mobilità, che deve essere accompagnata da un’adeguata formazione comportamentale, e non solamente normativa ed infrastrutturale.


Come succede sui luoghi di lavoro, la competenza dell’utenza finale nell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e la sua collaborazione proattiva nell’uso degli stessi è un tassello necessario perché un sistema funzioni adeguatamente. Allo stesso modo, questi fattori sono innescati da una cultura interiorizzata precedentemente: è qui che la scuola diventa lo snodo cardine della salute individuale e della sicurezza delle nostre “comunità in movimento”.