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EDUCAZIONE PER RIDEFINIRE IL 21ESIMO SECOLO

La Green Transition, guidata nei principi e nelle valorialità promossi dall’UNEP – United Nations Environment Programme, da Istituzioni e Fondazioni, deve essere resa concreta attraverso l’azione di soggetti economici che diventano oggi protagonisti di un nuovo paradigma economico: imprese, cittadini, shareholders e nuove generazioni possono contribuire allo sviluppo di un nuovo modello economico, da una parte acquisendo sensibilità e senso di responsabilità sociale verso la Transizione Verde, dall’altra trasformando i comportamenti legati al consumo di consumo e le proprie competenze professionali al fine di promuovere la Green Transition sia in contesti personali che lavorativi.

I bisogni in termini di consapevolezza collettiva, di promozione di nuovi comportamenti strettamente educativi, necessari per sviluppare un modello economico rigenerativo, sono molteplici, interconnessi ed urgenti.

Ragionando per macro temi, il contesto italiano oggi ha bisogno di una maggiore diffusione delle discipline scientifiche, delle competenze STEM, di skills tecniche che rispondano alla crescente richiesta occupazionale, creando un legame tra scuola, imprese e territori che permetta di indirizzare le future generazioni verso un percorso lavorativo sostenibile, dare loro la possibilità di fare una carriera professionale d’eccellenza e volta ad innovare le aziende italiane, sviluppare una società più responsabile, sostenibile e aperta alla collaborazione attiva.

Il Ministero dell’Istruzione, attraverso il Recovery Fund, immagina di trovare risorse pari a 4,52 miliardi per potenziale gli investimenti sulle discipline scientifiche ma non è l’unico attore che concorre al raggiungimento di questo obiettivo. I Movimenti Makers, le Fondazioni di emanazione aziendale e le imprese più innovative continuano ad investire nell’education, trasferendo competenze professionali, mindset ed una precisa consapevolezza sui lavori del futuro nella scuola, per tutti i giovani che oggi si trovano di fronte alla scelta tra curricula con difficile inserimento nel panorama lavorativo e percorsi di orientamento STEM che, nel prossimo futuro, avranno un grande ruolo nella Green Transition e nell’adozione di modelli di economia rigenerativa.

Competenze digitali, green skills e multilinguismo sono le competenze che si affiancano al sapere scientifico, in un’economia fortemente interconnessa da un punto di vista geografico e in una accelerazione dell’innovazione che non può prescindere dal digitale. Per un effettivo impatto sul sistema educativo di questi obiettivi serve un ecosistema educativo performante, che investa nella formazione del corpo docente, dall’alfabetizzazione digitale agli strumenti per valorizzare la didattica, ma anche nelle infrastrutture di connettività e nell’adozione di risorse di digital education qualitative, aggiornate e disponibili su piattaforme sicure in termini di privacy e standard etici.

Investire nella formazione dei docenti significa impattare significativamente sulle competenze degli studenti: attraverso percorsi dedicati, ragazze e ragazzi potranno rafforzare le proprie skills, a partire da quelle digitali fino alle competenze green, tecniche e trasversali. Supportare con strumenti concreti i bisogni educativi degli studenti, significa investire nella formazione di futuri cittadini e professionisti della Green Transition che renderà il blocco europeo climaticamente neutrale entro il 2050, migliorerà le condizioni di vita dei cittadini e renderà l’Europa più competitiva.

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