L’ictus risulta essere la terza causa principale di decesso, la prima di invalidità per malattia e una delle ragioni principali per cui i bambini perdono i nonni. La triste realtà è che la maggior parte dei pazienti che hanno subito un ictus non riceve il trattamento, perché arriva in ospedale troppo tardi. Molte persone possono sopravvivere se ricevono terapie rapide ed efficaci. È, pertanto, estremamente importante continuare ad aumentare la consapevolezza dei sintomi principali dell’ictus. In questo senso si ritiene che i bambini possano aiutare a fare davvero la differenza, agendo come elemento catalizzatore in grado di innescare un interesse all’interno della loro famiglia più ampia. È dimostrato che educare i bambini rappresenta un modo efficace per migliorare la preparazione in merito all’ictus all’interno delle comunità in cui vivono.

La campagna si concentra sullo speciale legame tra bambini e nonni; infatti, l’età media dei pazienti soggetti a ictus è di circa 70 anni d’età. L’iniziativa consente ai più piccoli di iniziare un percorso di consapevolezza che li porterà a vedere il rapporto con i propri nonni come un rapporto di cura realmente reciproco: non solo i nonni sono i supereroi dei bambini, ma anche loro possono esserlo per i propri nonni.

Il programma didattico insegnerà loro empatia e amore, fornendogli competenze pratiche salva-vita. In particolare, gli alunni saranno accompagnati nel processo educativo da quattro speciali “compagni di viaggio”: quattro personaggi animati presentati come “supereroi in pensione”. Ogni supereroe aiuterà i bambini a conoscere un sintomo specifico dell’ictus, collegandolo a una delle cifre del numero di emergenza 112.