Il problem based learning

Educazionedigitale.it ti offre un’ampia gamma di risorse didattiche, finalizzate a rendere la proposta educativa innovativa ed efficace. Gli strumenti digitali proposti dalla piattaforma sviluppano al loro interno la metodologia didattica del Problem Based Learning, una tecnica pedagogica “rivoluzionaria” rispetto ai metodi classici, caratterizzata da forte interattività e basata sul coinvolgimento attivo dei discenti.

Lo studio di situazioni problematiche risale all’antichità (si pensi all’approccio maieutico), ma la definizione del PBL quale vero e proprio metodo d’insegnamento è relativamente recente.

La sua diffusione avviene negli anni ’60 negli Stati Uniti, in Australia e Nuova Zelanda e prosegue in Europa una decina di anni più tardi.

Le prime applicazioni si registrano in ambito medico e, progressivamente, si estendono anche alle scienze umanistiche, economiche, alla matematica, alle nuove tecnologie, alla formazione dei ragazzi e a quella degli adulti.

La metodologia del Problem Based Learning considera, come punto di partenza dell’apprendimento, un quesito che i discenti devono risolvere.

La situazione problematica è il focus del processo di acquisizione del sapere e, intorno a essa, vengono costruiti gli stimoli e gli strumenti per l’attività di risoluzione.

L’apprendimento non si attua ascoltando, bensì facendo, ricercando autonomamente le soluzioni al “puzzle” proposto. Gli esercizi di PBL consentono quindi un collegamento tra l’apprendimento teorico-cognitivo (knowing that) e quello tecnico-operativo (knowing how), arricchendo notevolmente l’efficacia della lezione.

Aspetti nodali delle esperienze di PBL proposte dalla piattaforma sono l’analisi, l’indagine e la scoperta, tappe fondamentali del processo di conoscenza.

Gli studenti, davanti a un quesito da risolvere, sono chiamati ad attivare la capacità di autoapprendimento, a collegare una vasta quantità di informazioni e conoscenze per svilupparne di nuove.

3 pensieri su “Problem based learning

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